Uomo politico russo. Dopo
aver combattuto valorosamente nella campagna di Azov (1696), fu mandato da
Pietro I in Italia (1697), con il compito di studiare i sistemi marittimi, e
quindi a Costantinopoli (1701-12), dove sostenne la politica balcanica dello
zar. Tornato in Russia, divenne un consigliere influente di Pietro che
accompagnò nei suoi viaggi in Olanda, Francia e Germania (1716). Nominato
cancelliere (1718) e quindi membro del Consiglio superiore segreto (1725), alla
morte di Pietro il Grande (1725) sostenne la successione al trono di Caterina,
vedova dello zar. Con l'ascesa al potere di Pietro II,
T., avverso a A.D.
Menšikov, fu esiliato in un convento del Mar Bianco dove finì i suoi
giorni (1645 - convento di Solovetzkij 1729).